VIAREGGIO. “Basta con la demagogia: la politica ha bisogno di contenuti, di un profondo vero rinnovamento. Iniziamo dal Pucciniano e pensiamo, come abbiamo proposto, non solo a privatizzarlo, ma anche a gestirlo in sinergia con Lucca.” Questa la posizione di Antonio Maria Cantieri, segretario provinciale del Pli.

“Lo abbiamo detto e lo ribadiamo: Puccini è un bene mondiale, non ha appartenenza e chi si ostina a dire ‘Puccini è mio’ fa solo del male a se stesso e a tutta la Lucchesia e la Toscana.

“Ma perché Mascagni è solo di Livorno o Verdi di Busseto? Ma davvero siamo ancora così campanilisti e miopi?

“Il gran teatro Giacomo Puccini ha bisogno di una copertura per poter essere utilizzato tutto l’anno e le casse del teatro hanno bisogno di essere ripianate per arrivare a una co-gestione Lucca-Viareggio con stagioni che si intersecano e si completano. Organizziamo un grande concerto lirico sinfonico – come si propone nel neonato gruppo di Facebook – e una sottoscrizione europea per salvare il teatro.

“A Torre del Lago non si può più solo suonare e cantare Puccini, ma nemmeno si possono accettare spettacoli di musica leggera. Ben venga quindi una specificità che potrebbe nascere in sinergia con altre realtà. E allora sì a Mascagni, sì a Verdi, sì a Rossini. E sì a scenografie costruite esclusivamente dai maestri della cartapesta.

“Non possiamo rinunciare ai 30mila appassionati melomani che da tutto il mondo ci invidiamo Puccini, il lago e il teatro. È necessario che un privato ci aiuti a risanare il debito, che la Fondazione venga sgravata dai mutui, che si trovino fondi Europei grazie a corsi di musica, investimenti nella cultura per giovani artisti e quant’altro per far vivere un cantiere musicale come questo.

“E se Bocelli non aspetta altro che tornare in veste di direttore artistico a costo zero, ben venga. E se ci sono giovani e promettenti direttori d’orchestra pronti a salire per dirigere i musicisti del Festival, ben vengano.

“Tutti devono fare sacrifici e fare l’impossibile per salvare la stagione 2012 pensando a come ripartire di slancio nel 2013.

“Siamo quindi vicini a tutti i 400 operatori del Festival, a costumisti, scenografi, musicisti, comparse e siamo a disposizione per qualunque appoggio e collaborazione sia possibile e loro vogliano dal nostro partito.”

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